Proposero un giorno una cura che sembrava
Proposero un giorno una cura che sembrava efficace. C’erano stati numerosi tentativi in questo senso, un processo di affinamento clinico che si era aperto al massimo numeri di sperimentazioni e in violazione del numero massimo di protocolli, ognuno di questi prima contestato, poi promettente, poi completamente inutile. La svolta era arrivata né dalla medicina clinica, né dalle analisi epidemiologiche, terreno troppo minato e diviso in scuole rivali per poter giungere a un riconosciuto primato delle cure: chiunque temeva così tanto di fallire che se anche avesse finalmente individuato la panacea, avrebbe preferito tenerla nascosta piuttosto che percorrere quel ponte. La svolta era perciò stata raggiunta da una disciplina più distante e onnicomprensiva che durante l’emergenza sanitaria aveva perso il suo trono di regina delle scienze perché troppo distante dai problemi dell’immediato, la svolta era arrivata dalla fisica teorica e da un ambizioso gruppo di ricercatori delle isole dell’ami